Centinaia di nuovi orti urbani a Milano

Scritto da: il 31/05/2012 | 11 commenti

A 10 anni dalla costruzione dei primi Orti di via Chiodi, unici per superficie occupata e per formula di gestione, ci raggiunge la notizia che tra poche settimane il Comune di Milano metterà a disposizione alcune aree che i cittadini potranno trasformare in orti urbani. La superficie complessiva potrebbe superare i 20 ettari e si prevede che l’affidamento in concessione potrà essere trentennale.

La bella notizia, che è da accogliere con qualche riserva, almeno fino a quando saranno rese note le condizioni contrattuali, è di quelle che, per i risvolti urbanistici, possono determinare una svolta storica. Infatti le aree saranno evidentemente scelte tra quelle inedificate e coltivabili, quindi in buone condizioni ambientali. Aree di questo genere, in ambito urbano o periurbano, avrebbero un grande valore come “riserve” per future trasformazioni edilizie, anche per eventuali opere pubbliche o servizi generali. Quindi, la scelta di dedicarle alla coltivazione in città è un coraggioso sacrificio che, al contrario di quanto si potrebbe immaginare, non può prevedere un ripensamento, nemmeno a distanza di molti anni. Infatti è ormai ampiamente consolidata l’idea che l’agricoltura urbana debba rientrare, con una quota evidentemente contenuta di superficie, tra quelle funzioni irrinunciabili che devono essere previste ed offerte a chi sarà disposto ad esercitare una funzione attiva di gestione del verde (ognuno sarà responsabile dell’”angolo di terra” assegnato). Questi utenti, che nella maggioranza dei casi saranno famiglie, non saranno mai disposti a considerare l’eventualità che, anche per ragioni apprezzabili, si possa un giorno rinunciare a questa “buona pratica “ di uso del territorio e quindi costituiranno la principale garanzia della perpetuazione degli orti stessi.

Se l’esperimento troverà consenso, nonché utenti pronti a rimboccarsi le maniche e ad impugnare la zappa, sarebbe d’obbligo predisporre una normativa comunale che consenta pari opportunità anche alle aree agricole periurbane di proprietà privata, magari comprese nel perimetro del Parco Sud. Se così fosse, la tanto auspicata biodiversità potrebbe essere incrementata con l’intervento degli agricoltori per hobby. Quelli professionali sono ancora molto legati, non senza buone ragioni, all’economia del mais e del riso.

11 commenti

  1. Barbara
    8 giugno 2012

    Ho cercato, senza trovarne, notizie riguardanti questa lodevole iniziativa sul sito del Comune di Milano. Come si fa per saperne di più ?

    Barbara
    n° 66 in lista d’attesa presso gli strepitosi Orti di via Chiodi

    Reply
    • Claudio
      8 giugno 2012

      Aspettiamo tutti con ansia la delibera della Giunta comunale che definirà le modalità per partecipare al bando di assegnazione dei terreni comunali. Ci sarà certamente una conferenza stampa e quindi ne parleranno i quotidiani e ne parlremo anche noi

      Reply
  2. Graziella
    5 luglio 2012

    salve.come si fa a richiedere un orto?

    Reply
    • Claudio
      3 agosto 2012

      Cara Graziella, in attesa che il Comune di Milano pubblichi il bando, possiamo solo proporre di iscriversi alla nostra lista di attesa, che trovi cliccando “i nostri orti a Milano”.

      Reply
  3. tetti loreno
    7 ottobre 2012

    sono in atesa quando ci sara il bando

    Reply
    • Claudio
      8 ottobre 2012

      Caro Loreno, la Giunta Comunale il 21 settembre ha deliberato il progetto “ColtivaMi”. Purtroppo le aree che vengono messe a disposizione per l’assegnazione sono molto modeste in quanto a dimensioni. Si tratta di 9 siti per una superficie complessiva di circa 25.000 mq. In pratica, tutte insieme, se realizzate, saranno equivalenti alla superficie dell’insediamento di orti di via Chiodi! Inoltre è ribadito in due passaggi della delibera che la coltivazione dovrà essere eseguita in cassoni o in terra di coltivo riportata a cura dell’utente e questo renderà tutto molto complicato. L’assegnazione sarà gratuita per i primi 9 anni e successivamente si dovranno corrispondere al Comune 300 € per ogni particella, all’anno.
      Complessivamente, non mi sembra che questa iniziativa possa soddisfare la grande richiesta che viene espressa dalle famiglie. I terreni indicati nella delibera saranno individuabili tra qualche settimana accedendo al sito internet del Comune, dove immagino comparirà il banner “ColtivaMi”. Speriamo almeno che le posizioni prescelte siano di buona qualità ambientale e non si trovino in adiacenza a strade di grande traffico.

      Reply
  4. PAOLA
    19 gennaio 2013

    Buongiorno
    Sto cercando dei contatti di ortisti della zona 3 di Milano, sia che coltivino orti del Comune che,diciamo, “comunitari” per un progetto interessante di promozione (gratuita)
    La ringrazio se saprà/potrà aiutarmi
    Qualora le risultasse ,per via della privacy,difficoltoso lasciarmi i contatti,giri tranquillamente la mia mail
    Cordialmente
    Paola

    Reply
    • Claudio
      21 gennaio 2013

      Cara Paola, mi dispiace, ma i nostri attuali utenti sono in zona 6

      Reply
  5. Emilio
    11 maggio 2013

    Ciao a tutti,abito a Milano e sto cercando un angolino dove creare un orto in affitto zona Milano nord mi potete aiutare?

    Reply
  6. Giovanni
    13 maggio 2013

    Abito in zona 4 di Milano. Qualcuno sa dirmi se per partecipare al bando ColtivaMi occorre abitare nelle zone destinate ad accogliere gli orti? Grazie

    Reply
    • Claudio
      14 maggio 2013

      Caro Emilio, Angoliditerra non è ancora riuscito ad aprire complessi di orti a Milano nord. Stiamo provando con Cormano, ma è presto per sapere se ce la faremo.

      Reply

Lascia un commento


4 × = trenta sei