Assessori inaffidabili?

Scritto da: il 19/03/2009 | Nessun commento

Nell’era Albertini, fu Assessore allo Sviluppo del Territorio l’Ing. Verga, il quale, tra le altre cose, in ogni occasione di congresso, anche in sede internazionale, comunicò con grande enfasi che il Comune di Milano avrebbe messo a disposizione (anzi usò il presente: mette a disposizione) dell’edilizia sociale 1 milione e 200 mila metri quadrati di aree di sua proprietà “altrimenti destinate all’abbandono”. Con questo significativo contributo, pur non essendo in grado di realizzare direttamente gli edifici, il comune meneghino avrebbe quindi consentito agli operatori edilizi di intervenire, in regime di convenzione, ma senza alcun esborso per l’acquisto delle aree. Applicando un indice di edificabilità analogo a quello corrente nei P.I.I., avremmo ottenuto 12.000 alloggi sociali da 75 metri quadrati ciascuno! Chi li ha visti?

Lo stesso Assessore dedicò parte dell’ultimo anno del suo incarico urbanistico per annunciare, urbi et orbi, il prossimo avvento della “perequazione dell’edificabilità del suolo”, e, come immediata conseguenza, il nuovo mercato delle aree edificabili, ribattezzato dei diritti edificatori, si sarebbe trasferito in Piazza degli Affari, con l’effetto di calmierare il costo delle stesse aree. Chi l’ha vista la perequazione?

Agli albori del 2001 non c’era Assessore che non giurasse la sua certezza della prossima realizzazione della BEIC (Biblioteca Europea di Informazione e Cultura) sull’area del dismesso scalo ferroviario di Porta Vittoria, venduto all’asta dallo stato al sig. Luigi Zunino per il prezzo di 35 milioni di euro (poi rivenduta al sig. Coppola ad un prezzo molto, molto superiore). Tale era la certezza della prossima realizzazione che non si perse tempo a commissionare i disegni del progetto esecutivo (circa 2 milioni di euro) ai vincitori del concorso di architettura espletato. Oggi l’area destinata alla Biblioteca Europea è concessa alle “baracche” di cantiere relative alle costruzioni che avrebbero dovuto sorgere sull’altra metà dell’ex scalo. Il condizionale è d’obbligo, visto che di queste costruzioni è visibile solo un’immensa buca abbandonata ed una pericolosissima viabilità provvisoria! BEIC dove sei? Quel progetto è ormai così vecchio che neppure prevede un tetto fotovoltaico!

Con l’era Moratti, è subentrato un nuovo Assessore allo sviluppo del Territorio, Ing. Masseroli, il quale, circa un anno fa, ha annunciato, anche lui, che, grazie all’innovativo e lapalissiano strumento della perequazione, in tema di edilizia sociale, l’incidenza del costo dell’area sarebbe stata nulla. Per questo motivo gli operatori edilizi avrebbero potuto contare su una notevole mole di costruzioni da eseguire in regime convenzionato. Peccato che questa benedetta perequazione ancora non si veda all’orizzonte, e a causa delle pretese comunali, in questi giorni, l’asta di alcune aree pubbliche destinate all’edilizia sociale sia andata parzialmente deserta. Inoltre, dichiarò l’Assessore, il comune avrebbe acquisito gratuitamente una vastissima superficie a standards, risolvendo definitivamente la questione della dotazione pro-capite di suolo inedificato. Ma dove sono queste aree?

Gli esempi citati sono solo alcuni, nemmeno i più clamorosi, delle promesse non mantenute. Probabilmente, per il futuro, Expo compresa, potrebbe risultare utile la pubblicazione, obbligatoria, dell’Albo delle promesse. Dopo tre promesse non mantenute l’Assessore potrebbe decadere d’ufficio. Non avremmo un maggior numero di opere pubbliche, ma nemmeno molte inutili promesse.

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